
C’è una domanda che quasi tutti i genitori pongono allo specialista durante la visita: “Dottore, qual è il momento giusto per mettere l’apparecchio ortodontico?”.
Spesso i genitori osservano con attenzione gli amichetti dei propri figli e si lasciano prendere dai dubbi notando che alcuni bambini, anche più piccoli dei loro, portano già l’apparecchio.
Per i bambini ogni giorno porta evoluzioni e novità, ma ci sono alcune fasi più delicate di altre dal punto di vista odontoiatrico e ortodontico, in cui – se necessario – bisogna intervenire prontamente. Nessun bambino è uguale all’altro e il medico valuterà il da farsi in base alle necessità cliniche.
Necessità di intervento
Esistono, però, dei momenti precisi in cui bisogna andare in profondità con analisi accurate per far luce sul futuro ortodontico del bambino. Solo questi esami possono rivelare eventuali problematiche, permettendo una diagnosi accurata, necessaria per attivare la terapia ortodontica più adeguata.
È opportuno tenere i bambini sotto controllo in modo da intervenire nei seguenti casi:
– in dentizione decidua (3-5 anni di età)
Se presente un’inversione anteriore – se i denti inferiori tendono a venire più in avanti di quelli superiori nella zona anteriore della bocca – o un morso crociato laterale della mandibola – cioè se la mandibola si sposta da un lato nella chiusura della bocca.
III classe decidua – PRIMA III classe decidua – DOPO
– in dentizione mista (6-9 anni)
Se non si è intervenuti prima quando si riscontra un morso crociato laterale, o un morso inverso anteriore, e anche quando l’arcata superiore è sporgente rispetto a quella inferiore.
II classe mista – PRIMA II classe mista – DOPO
– alla fine della dentizione mista (9-14 anni)
Per valutare la posizione dei denti nuovi arrivati in arcata, l’allineamento dei denti e quindi la presenza di spazi o di denti affollati, i rapporti fra le due arcate e il sorriso del bambino.
Fine dentizione mista – PRIMA Fine dentizione mista – DOPO
Gli interventi precoci sono finalizzati al ripristino delle basi ossee, necessarie per una crescita regolare del bambino e per il ripristino della direzione di crescita corretta. Se il bambino mantiene la direzione di crescita errata per lungo tempo, sarà molto più difficile correggerla. Per questo motivo, gli apparecchi che si usano durante le prime due fasi mirano a sviluppare le forze ortopediche-ortodontiche, al fine di lavorare a livello osseo.
È importante intervenire in modo celere anche in presenza di una sporgenza eccessiva dei denti frontali superiori, che aumenta esponenzialmente il rischio di traumi a livello degli incisivi permanenti superiori. Risolvere il problema a monte permette di evitare questo tipo di traumi, che obbligheranno il bambino a numerosi interventi ortodontici anche in età adulta.
In generale, bisogna intervenire in maniera precoce solo quando procrastinare il trattamento determinerebbe un allungamento della terapia ortodontica; se, invece, si può ritardare la cura senza intaccare il risultato finale, è meglio aspettare il momento più indicato per il bambino.