Abbiamo modificato il nostro metodo di lavoro, adattandolo alle norme per contrastare la diffusione del Covid19.

Sigillare è meglio che curare

Sigillatura: tutto quello che c’è da sapere

Quando arrivano i denti permanenti, i bimbi entrano in una fase nuova: devono imparare a fare più attenzione alla propria bocca, a trattare meglio i propri denti e a pulirli alla perfezione. La mineralizzazione di un dente appena nato non è del tutto terminata. Di conseguenza i denti appena spuntati sono più delicati degli altri, perchè lo smalto è più debole e quindi sono più vulnerabili agli attacchi della carie. Inoltre i denti permanenti erompono nel bambino ancora piccolo, che non ha una manualità adeguata e spesso ha un’alimentazione ricca di zuccheri.

Il rischio di sviluppare una carie precoce è molto elevato soprattutto per i molari permanenti e aumenta esponenzialmente se il bambino ha già avuto problemi sui denti da latte. 

Sigillatura: tutto quello che c’è da sapere

Come fare per salvare i denti senza rinunciare agli zuccheri? 

La prima risposta è sempre la stessa: l’igiene orale quotidiana è il primo passo verso una bocca perfetta, usando spazzolino e dentifricio al fluoro

Oggi però vogliamo parlarvi della a sigillatura dei solchi, una forma di prevenzione molto efficace.

Di che si tratta?

La sigillatura è una della metodiche più efficaci per la prevenzione della carie sui molari permanenti nei bambini, come affermato anche dalle linee guida del Ministero della Salute. 

Raccomandazione 3

Le sigillature dei solchi dei molari permanenti prevengono la carie delle superfici

occlusali.

Forza della raccomandazione A

Grado dell’evidenza I



Consiste nell’applicare una resina sulla superficie del dente, senza modificarne meccanicamente la struttura: in questo modo si rende più liscia la superficie del dente, che diventa meno soggetta al ristagno della placca e di conseguenza ad eventuali carie. Il tutto richiede pochi minuti ed è totalmente indolore. 

Il trattamento va tenuto sotto controllo, ma – di solito – la resina tende a consumarsi insieme al dente e resta solo dove serve.